lunedì 25 novembre 2013

MA CHE STRESS...!?!


La parola stress è ormai diffusissima nei nostri discorsi ma che significa realmente e cos’è lo stress?
Il termine deriva dalla parola latina strictus ( stretto, serrato, compresso) e definisce la modalità di risposta dell’organismo a degli stimoli di natura fisica o psichica che interferiscono con l’equilibrio dell’organismo. Lo Stress deriva dalla teoria dell’OMEOSTASI che indica la capacità di autoregolazione degli esseri viventi, importantissima per mantenere costante l'ambiente interno, nonostante le variazioni dell'ambiente esterno (concetto di equilibrio dinamico).
Seley definisce in questo modo lo stress:
Lo stress è il processo attraverso il quale l’organismo si attiva in risposta ad uno stimolo ambientale o ad uno stimolo interno all’organismo stesso, e si prepara a fronteggiarlo in qualche modo”.
Da questa definizione non si evince nessuna accezione negativa del termine stress, quale invece comunemente lo intendiamo. 
Parliamo invece di stress con valenza negativa quando questa attivazione non ha successo, ossia quando questa attivazione non è in grado di rimuovere lo stimolo, o gestirlo, per poi tornare ad uno stato di quiete. In questi casi Seley parla di esaurimento, da cui il concetto di esaurimento nervoso.
Per questo motivo è importante avere strategie che ci aiutino ad attivare al meglio la nostra capacità di gestire gli agenti stressanti.


Agenti stressanti (gli Stressors) diversi provocano sempre la stessa reazione biologica che Seley definisce come  Sindrome Generale di Adattamento (S.G.A.)
Ogni stressor che perturba l'omeostasi dell'organismo richiama immediatamente delle reazioni regolative neuropsichiche, emotive, locomotorie, ormonali e immunologiche. Infatti si stanno moltiplicando le patologie legate ad uno stile di vita "stressante".


Le cause maggiore di stimoli stressanti non sono legate al lavoro e ai vari impegni, ma anche alle nostre relazioni, per cui imparare a gestire una vita relazionale sana, ci aiuta notevolmente ad eliminare le conseguenze negative dello stress.




Secondo Seley la SGA si articola in tre fasi:
  •     * La prima fase detta "allarme" attivata dalla presenza dello stimolo ambientale (positivo o negativo) innesca la risposta primordiale alla sopravvivenza, sia a livello fisico (aumento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, della glicemia, del tono muscolare, del metabolismo e di alcuni neurotrasmettitori),sia a livello psico emotivo con l'aumento dello stato di allerta e di "tensione emotiva".
  •     * La seconda fase detta "resistenza", è di estrema importanza, poiché mette in atto un complesso programma, sia biologico che comportamentale, che sostiene la risposta agli stimoli ambientali, con l'attivazione di una complessa risposta ormonale che ci aiuta inizialmente a resistere all'interazione con gli stimoli ambientali.
  •     * A questo punto se non avviene la CONCLUSIONE (superato lo stress, si torna ad un periodo di calma) si passa ad una terza fase detta "esaurimento". Questa rappresenta, purtroppo, il fallimento dei tentativi attuati dai meccanismi difensivi per realizzare una risposta adeguata agli stimoli ambientali. Questa fase determina inconsapevoli alterazioni permanenti. L'organismo perde la capacità di adattarsi in modo funzionale agli stimoli ambientali, mantenendo una risposta ormai inadeguata che predispone allo sviluppo di malattie anche croniche, che possono interessare sia la sfera fisica che psicologica.


Il modo che ognuno di noi trova per fronteggiare una situazione di stress è definito da Lazarus e Folkman, “coping”.  Quindi il COPING è l’insieme delle strategie cognitive e comportamentali messe in atto dalla persona per fronteggiare una situazione di stress. Il coping può essere interpretato come uno stile o un tratto tipico della persona. Infatti i tratti della personalità sono i modi di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dell’ambiente e di se stessi.

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