"Il perdono libera l’anima, rimuove la paura. È per
questo che il perdono è un’arma potente.”
(Nelson Mandela)
Il tema del perdono, è presente in tutte le culture e in
tutte le grandi religioni, non solo il Dio degli Ebrei e dei cristiani parla di
perdono, ma anche il primo nome di Allah è il Misericordioso.
Questo perchè il perdono è un atto di amore che libera il cuore.
Spesso giungiamo ad un perdono frettoloso e in realtà
illusorio, perché se da una parte diciamo di aver perdonato, dall’altra coviamo
ancora risentimento, rabbia, dolore….
Quando il perdono è reale, guarisce tutto, scompare il
dolore e il risentimento.
Ma come si fa a perdonare? Come posso perdonare il male che
mi hanno fatto proprio le persone che amo di più e dalle quali vorrei essere
amato?
Per comprendere la dinamica del perdono, se non vogliamo
citare la misericordia di Dio, perché lo riteniamo troppo diverso da noi, basta
guardare l’opera di riconciliazione operata da Mandela nel Sud Africa. Perdono
non è semplicemente dimenticare e ricominciare come se nulla fosse
accaduto.
Il primo passo è quello di guardare al proprio dolore e a
quello dell’altro, senza giustificazioni, poi è opportuno esprimere i bisogni
calpestati. Solo dopo questa delicata fase è possibile vedere le ragioni delle
parti e considerare le trappole di ciascuno, la poca libertà di ognuno che
porta al pentimento davanti al dolore causato.
A questo punto, e non prima, la richiesta di perdono può
essere accolta.
Se l’altro non riconosce il male che mi ha fatto non può
essere perdonato davvero, anche se ho le migliori intenzioni di farlo. Questo percorso
è più vero se c’è qualcuno che ci aiuta a farlo perchè ci impedisce di prenderci in giro e interviene
nei momenti in cui noi restiamo bloccati e impantanati del nostro risentimento.
A tutti voi, auguro un cammino di pacificazione interiore
verso se stessi, i propri errori, e verso gli altri. Solo con il vero perdono
si giunge alla pace!
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